L’attività di vendita della stampa (giornali, riviste, ecc.) sia nazionale che estera può essere effettuata tramite due tipologie di esercizi: punti vendita esclusivi e punti di vendita non esclusivi ed è soggetta a SCIA.
I punti vendita non esclusivi sono attivabili in alcune tipologie di esercizi che, in aggiunta ad altre merci, sono abilitati alla vendita di quotidiani e/o periodici. Ecco qualche esempio:
- rivendite di generi di monopolio;
- rivendite di carburanti e di oli minerali;
- bar, inclusi gli esercizi posti nelle aree di servizio delle autostrade e nell’interno di stazioni ferroviarie, aeroportuali e marittime, ed esclusi altri punti di ristoro, quali in particolare ristoranti, rosticcerie e trattorie;
- esercizi commerciali con una superficie di vendita di almeno a 700 mq.;
- esercizi adibiti prevalentemente alla vendita di libri e prodotti equiparati, con una superficie minima di 120 mq.;
- esercizi a prevalente specializzazione di vendita, con esclusivo riferimento alla vendita delle riviste di identica specializzazione.
Non è invece necessaria la presentazione della SCIA per la vendita effettuata in alcune circostanze e per la vendita di determinate tipologie di pubblicazion, ad esempio:
- vendita nelle sedi dei partiti, enti, chiese, comunità religiose, sindacati associazioni, di pertinenti pubblicazioni specializzate;
- vendita di pubblicazioni specializzate non distribuite nelle edicole;
- vendita in alberghi quando essa costituisce un servizio ai clienti.
La rivendita della stampa quotidiana e periodica consente anche la vendita di pastigliaggi (caramelle, gomme, ecc.) confezionati e di bevande preconfezionate.